Il dott. Gianpaolo Zaccaria, Responsabile di Laboratorio della Esia, risponde ad alcune domande inerenti la gestione dei rifiuti da parte delle imprese.
Quali rifiuti pericolosi producono le aziende?
Ciò che ci interessa principalmente è la gestione dei rifiuti speciali, che sono quelli prodotti da tutte le attività commerciali e industriali o, più semplicemente, tutte le attività produttive.
I rifiuti speciali possono essere divisi “speciali pericolosi” e “speciali non pericolosi”. Inutile dire che ovviamente l’attenzione da porre ai rifiuti speciali pericolosi deve essere maggiore.
Quali sono i rifiuti pericolosi maggiormente prodotti in Campania?
I rifiuti prodotti dalle aziende possono essere molteplici e ovviamente dipendono dalle attività produttiva dell’azienda stessa. Ad esempio in Campania possiamo parlare di rifiuti che provengono dalle industrie conciarie o dalle industrie alimentari, ma ci sono anche i rifiuti provenienti dagli impianti di trattamento, ad esempio i fanghi dei processi di depurazione o i rifiuti prodotti dalle aziende metalmeccaniche o dalle attività di verniciatura.
Quali sono le fasi della gestione dei rifiuti?
Volendo sintetizzare in maniera macroscopica le fasi del processo dei gestione dei rifiuti possiamo dire che avremo:
- individuazione del rifiuto
- caratterizzazione e classificazione
- stoccaggio
- trasporto
- e smaltimento o recupero
Quali sono gli obblighi dell’imprenditore sulla gestione dei rifiuti?
Per ogni fase del processo di gestione del rifiuto la responsabilità fa sempre capo al produttore del rifiuto. Quindi, nelle varie fasi, anche se ci sono corresponsabilità che individuano anche altri soggetti, ciò non esclude l’imprenditore da quelle che sono le sue responsabilità. Ne deriva inevitabilmente che gli obblighi dell’imprenditore sono quelli di avere una particolare è fondamentale accortezza nella gestione di tutte le fasi del processo del rifiuto che abbiamo precedentemente elencato.
Quanto costa gestire correttamente i rifiuti?
Ovviamente, come tutte le attività, anche il processo di gestione dei rifiuti ha dei costi che possono essere riassunti in questo modo: ci sono costi strettamente legati alla gestione, che di solito prevedono una figura all’interno dell’azienda dedicata esclusivamente alla gestione dei rifiuti e un’area di stoccaggio che l’azienda deve dedicare per il deposito temporaneo dei rifiuti
Poi ci sono i costi legati poi all’attività di smaltimento del rifiuto, che includono i costi di caratterizzazione e classificazione, che sono le competenze del professionista chimico adibito appunto alla caratterizzazione del rifiuto. L’importo varia, perché si va da una semplice attestazione merceologica ad un’analisi particolarmente complessa che può prevedere anche l’esecuzione di test di cessione per l’eventuale individuazione dell’adeguata modalità di smaltimento o recupero. Poi ci sono i costi operativi, che sono quelli del trasporto… anche qui possono variare alla distanza dell’impianto individuato per il conferimento al luogo di produzione del rifiuto.
Si finisce poi con i costi effettivi di smaltimento. Anche qui a seconda del rifiuto i costi possono essere estremamente variabili: si può andare da 10-15 euro a tonnellata di rifiuti inerti provenienti da attività di demolizione a 5.000 euro a tonnellata per rifiuti prodotti da attività chimiche.
Qual è la situazione dell’inquinamento in Campania?
Parlare di rifiuti in Campania vuol dire sempre entrare in un argomento estremamente delicato. Tutti siamo molto scottati da quelle che sono stati gli eventi degli ultimi anni, per non dire degli ultimi decenni, che hanno individuato in alcune aree della nostra regione degli svezzatori naturali ed abusivi tutti quelli che sono i rifiuti speciali delle industrie provenienti più o meno da tutta Italia. Avere un’accortezza nella corretta gestione dei rifiuti non deve essere solamente un obbligo per il produttore o per l’imprenditore, ma deve essere innanzitutto un dovere civile sociale e morale affinché si possa riabilitare non solo la nostra regione, ma anche la qualità del territorio in cui viviamo.