Invitato dalla Regione Campania ad adempiere all’obbligo di censire l’amianto sul territorio di competenza, il Comune di Caserta ha emesso un’ordinanza finalizzata a mappare la presenza di asbesto e, successivamente, a promuovere le azioni necessarie a tutelare la salute pubblica. Ad aprile del 2018, infatti, erano scaduti i termini entro cui i proprietari di immobili potevano segnalare la presenza di amianto, ma si è ancora lontani dall’obiettivo di censire la pericolosa fibra sul territorio cittadino.
È da qualche giorno, tra l’altro, che questo materiale è tornato ad essere argomento estremamente attuale a Caserta, prima per l’ennesimo rinvio a giudizio nel processo bis per le morti per amianto alla Firema e, dieci giorni fa, per il “Lago di Monnezza” a Cava Giglio, che comprende anche MCA (di seguito il servizio del reporter Antonio Musella per Napoli Fanpage).
È in questo contesto che il sindaco Carlo Marino ha firmato il documento con il quale il Comune si impegna a “dotarsi di un registro degli immobili nei quali è stata riscontrata la presenza di materiale in cemento amianto per programmare i successivi e conseguenti interventi”.
L’obbligo di segnalare manufatti in amianto interessa proprietari di immobili, amministratori di condominio, rappresentanti legali di aziende, nonché “i soggetti già oggetto di precedenti provvedimenti relativi al rischio amianto mediante ordinanze, diffide o segnalazioni”. Tutti gli interessati devono autonotificare l’elemento pericoloso, compilando l’Allegato A (per gli edifici) o l’Allegato B (per le imprese). Una volta compilate, le schede devono essere consegnate al Comune.
Nel caso in cui il soggetto rilevi la presenza di un manufatto in amianto è tenuto, secondo ordinanza, “a porre in essere, se del caso, le azioni o gli interventi previsti dalla normativa, in via cautelativa, al fine di eliminare eventuali condizioni di rischio per la salute pubblica, entro il termine perentorio di 90 giorni”. Ricordiamo che l’amianto non deve essere necessariamente rimosso, ma è sempre obbligatorio segnalarne la presenza e monitorare i manufatti per valutarne l’effettiva tossicità.
Nel caso specifico, precisa ancora l’ordinanza, la mancata segnalazione del materiale implica sanzioni amministrative dai 2.582,20 euro ai 5.164,57 e possibili sanzioni penali. Tutti i dettagli relativi all’ordinanza possono essere letti direttamente sul sito del Comune di Caserta.