Gas radon: quando diventa veramente pericoloso

La dott.ssa Ottaiano ci parla delle caratteristiche dela gas radon.

Sebbene sull’argomento si siano dedicati già diversi approfondimenti, relativi sia alla normativa campana, che alla tecnica di misurazione, torniamo a parlare di radon con la dott.ssa Ottaiano, tecnico di campionamento e Responsabile attività esterne della Esia, che illustra – in maniera sia scientifica che divulgativa – le caratteristiche di questo pericoloso gas.

Quanto è pericoloso il radon?

il gas radon è un gas radioattivo di origine naturale. Si trova soprattutto nelle rocce di natura vulcanica ed è questo il motivo per cui in Campania è particolarmente diffuso. 

Cosa causa?

L’esposizione al gas radon è la seconda causa dopo il fumo dell’insorgenza di tumori al polmone 

Bisogna sempre averne paura?

Non basta un’unica esposizione al gas radon perché si rischi l’insorgenza del tumore al polmone, ma è necessaria un’esposizione prolungata e a livelli di concentrazione del gas molto alti. 

Dove si trova a concentrazioni pericolose?

Il gas radon si può trovare in tutti gli edifici, siano essi private abitazioni, esercizi commerciali pubblici o privati, ospedali, aziende. Si può trovare sia nel materiale utilizzato per la costruzione degli stessi edifici, sia nell’ambiente con cui sono stati costruiti, ad esempio a ridosso di una roccia di tufo. 

Esistono soluzioni fai-da-te?

Nella nostra esperienza è capitato di riscontrare dei valori di concentrazione molto elevati di gas radon, sia in un locale commerciale semi-interrato, sia in una privata abitazione, allocata a ridosso del costone di San Martino a Napoli.

Come si misura la presenza del radon?

Per misurare la concentrazione del gas radon all’interno degli edifici la Legge impone di effettuare dei campionamenti con campionatori passivi, per periodi prolungati: uno durante la stagione autunno-inverno, per la durata di 6 mesi, e l’altro durante la stagione primavera-estate, sempre per un semestre. 

Due esempi di test?

È possibile eseguire dei test in casa con campionatori attivi, ma questi avranno una valenza solo conoscitiva, ossia rivelano solo qual è il valore di concentrazione del gas in quel momento, nell’edificio in cui sto effettuando la misurazione. Non ha alcuna valenza normativa. Per acquisire una valenza normativa, devono essere sempre seguiti dai test passivi su 6 mesi.

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