Sembra proprio che la Campania non riesca a svestirsi della maglia nera per gli ecoreati. Il brutto trend in cui la regione è piombata da ormai lungo tempo, purtroppo non accenna a essere invertito. Non si tratta di catastrofismo, ma della triste e cruda realtà dei fatti, i quali confermano in maniera incontrovertibile come, a livelli più o meno gravi, l’illegalità continui a interferire notevolmente con i programmi di tutela ambientale. Il mese di luglio ne ha dato ulteriore prova, con una serie di reati a danno della natura tra i quali si segnalano i seguenti.
Giugliano, due persone denunciate per trasporto illecito di rifiuti
Nel Comune del napoletano, i Carabinieri della locale Sezione Radiomobile hanno denunciato due uomini per gestione e trasporto illecito di rifiuti. Originari di Qualiano, essi sono stati intercettati dai militari a ridosso di un’area nota per essere divenuta negli anni luogo di sversamento incontrollato. A bordo della propria auto, i due trasportavano rifiuti di vario genere, senza alcuna autorizzazione. Al controllo dalle Forze dell’Ordine, entrambi hanno dichiarato che si stavano recando all’isola ecologica, giustificazione che però non è apparsa veritiera agli uomini dell’Arma, i quali hanno proceduto alla denuncia nonché al sequestro della vettura, risultata sprovvista di copertura assicurativa.
Mugnano del Cardinale, denunciato il titolare di un autolavaggio
Una denuncia penale è stata predisposta a carico del titolare di un’impresa di autolavaggio operante nel Comune avellinese. L’atto è scattato in seguito a un controllo effettuato dai Carabinieri della Stazione Forestale di Monteforte Irpino, nell’ambito di un’operazione di controllo dei Regi Lagni. Sollecitato dai militari, l’imprenditore non ha saputo produrre alcun documento attestante il regolare smaltimento dei rifiuti generati dalla sua attività, pertanto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino.
Rifiuti abbandonati in prossimità della sede del Coni ad Avellino
Nel capoluogo irpino, la zona a ridosso del Campo Coni sta diventando sempre più una vera e propria discarica incontrollata. A denunciarlo, alcuni cittadini indignati, tramite il gruppo “Non sei Irpino se”. A suscitare lo sdegno è la presenza sempre più fitta, a ridosso dell’impianto sportivo, di rifiuti di vario genere, tra cui pneumatici, cartoni, altro materiale da imballaggio, e buste contenenti spazzatura. Una situazione che si è aggravata in seguito al trasferimento del centro vaccinale dalla struttura, divenuta così facile preda di chi sversa in disprezzo dell’ambiente e delle più elementari norme igieniche.
Napoli, la ex cava di tufo trasformata in sversatoio
Il GIP del tribunale di Napoli ha predisposto alcune misure cautelari a carico di un imprenditore partenopeo, indagato per il reato di omessa bonifica. La denuncia penale è scattata in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini circa lo stato di incuria del Vallone San Rocco e in particolare di una ex cava di tufo presente all’interno dell’area. Sito che l’uomo d’affari avrebbe dovuto bonificare, ma che in realtà ha trasformato in sversatoio dei rifiuti provenienti dalle attività edilizie di cui è titolare.
Cesa, dipendenti di un’azienda ambientale abbandonano rifiuti
Ha del clamoroso quanto accaduto a Cesa (CE). Qui, le telecamere della locale Polizia Municipale hanno immortalato due uomini mentre abbandonavano tra le campagne un sacco contenente spazzatura. Le videoriprese hanno consentito di risalire al proprietario del mezzo utilizzato, che è risultato essere titolare di una ditta operante nel settore ambientale, della quale i due uomini sono dipendenti. Ai tre sono state comminate sanzioni pecuniarie, ed è stato altresì intimato loro di provvedere alla rimozione e al susseguente corretto smaltimento dei rifiuti illecitamente abbandonati.